innamorato diaree selvagge e percorsi escursionistici a lunga distanza, ho camminato 6 giorni sul Sentiero dei Bonshommes nel cuore dei Pirenei dell'Ariège ⛰️. Questo percorso a piedi è fatto per te se ti piacciono gli spazi preservati e il Medioevo perché offre una parte molto emblematica della storia catara della regione.
in breve
Prima di andare oltre, il GR 107, o comunemente chiamato " Sentiero dei Bonshommes » è un percorso escursionistico transfrontaliero a lunga percorrenza.
Parte da Foix in Ariège e termina a Berga in Catalogna dopo 220 chilometri di cammino. Puoi trovare il topo per intero qui. Da parte mia ho fatto la porzione da Foix a Mérens, cioè la metà del GR.
📍 Giorno 1 : Da Foix a Roquefixade (17,69 km)
Impossibile venire a Foix senza nemmeno visitare il suo simbolo?. Affacciato sull'intera città e considerato inespugnabile, il Castello di Foix permette di collocare storicamente l'Ariège e l'importanza della regione agli inizi, alla persecuzione e alla caduta dei Catari. Offre anzi le chiavi di lettura di questo movimento di protesta religiosa che ha fatto tremare la Chiesa, a tal punto che sono state lanciate due inquisizioni contro coloro che venivano chiamati "bravi uomini".
La fuga dei partigiani catari in Catalogna sarà dunque il filo conduttore di questa nuova avventura. Con gli scarponi ben attaccati, lo zaino ben regolato, parto sotto un sole spumeggiante da Montgaillard, che segna ufficialmente l'inizio del GR 107. Partita con un dislivello di 1028m, questo primo giorno mi mette subito nel bagno di una montagna che non è facile da scoprire.
L'arrivo a rovine di Roquefixade mi immerge davvero nella storia catara. Ho già i brividi, mentre il sole comincia dolcemente a tramontare.
📍 Giorno 2: Da Roquefixade a Montsegur (17 km)
Lascio il villaggio di Roquefixade all'alba per approfittare della freschezza fugace e delle luci soffuse che dondolano la valle. Non vedo l'ora di raggiungere Montségur e il suo villaggio, promessa di questo secondo giorno di cammino sul GR 107. Arroccati, sospesi nell'aria, i castelli catari sono affascinanti. Sembrano inespugnabili, volando così sulle valli. La mia mente immagina facilmente la vita di un tempo in questa regione dell'Occitania. La durezza della terra, anche del clima.
Il castello di Montsegur è tristemente famoso perché è il simbolo della fine catara. Il Papa, stanco di questi eretici, chiede la distruzione di questo “castrum”. È quindi dopo mesi di assedio l'esercito reale sfonda finalmente la difesa. Qui verranno sacrificati più di cento uomini e il castello originale verrà distrutto. I sopravvissuti iniziano un lungo esilio per trovare rifugio e protezione presso i signori catalani. Sebbene drammatica, questa battuta d'arresto storica ci permette di sentire questa fuga il più vicino possibile.
📍giorno 3: Da Montsegur a Comus (17 km)
Di questo terzo giorno di cammino ricorderò soprattutto le gole della Frau. Questo canyon è stata una pausa fresca più che gradita in questa giornata estenuante ancora una volta. Che gioia scoprire una vegetazione lussureggiante? nell'incavo di questa faglia geologica dalle imponenti mura.
Se la fortuna non mi ha sorriso quel giorno, dovresti sapere che le gole sono un importante sito di nidificazione per alcune specie di rapaci. Poi, a metà giornata, avrei finalmente raggiunto il villaggio aude di Comus.
📍 GIORNO 4: DA COMUS AL RIFUGIO CHIOULA (17KM)
Dopo aver attraversato brevemente gli altipiani del Pays de Sault, le rovine del castello cataro di Montaillou e il passo di Balaguès, arriviamo ai piedi dei Pirenei dell'Ariège. Maestosi, sono lì, di fronte a noi, come il Dent d'Orlu. Queste montagne mi sembrano palpabili, per quanto mi riguarda, sono minuscolo in questo ambiente selvaggio. Assisto quella sera a un sorprendente sorgere della luna come raramente ho visto. I Pirenei vengono poi adornati con la loro più bella luce fredda. Blu, viola, che spettacolo!
Foto – Escursione al rifugio Chioula ©Hello la Roux – ADT Ariège
📍giorno 5: Da Chioula a Orlu (14 km)
È una quinta tappa fluida quella che mi aspetta, perché l'obiettivo della giornata è scendere a valle e raggiungere Orlu. I miei passi mi porteranno prima a Sorgeat poi ad Ascou. Tipico villaggio dell'Ariège, approfitto per il pranzo della fresca ombra delle case in pietra. La vita sembra dolce e calma qui. È un intero "stile di vita" vivere in queste montagne intime e preservate. Dall'alto, apprezzo la valle di Orgeix sempre sotto un clima radioso. Mi concedo finalmente un'altra sosta sulle rive dell'Oriège, questo piccolo corso d'acqua di 21 km che sembra farsi strada tra questi colossi di roccia.
📍giorno 6: Da Orlu a Mérens-les-Vals (17 km)
Seguendo alcuni saggi consigli mi allontano eccezionalmente dal GR 107 a vinci un bosco rigoglioso e una cascata segreta.
Escursione sul sentiero degli uomini ©Hello la Roux – ADT Ariège Guida Sulle tracce dei Catari, la via dei buoni ©Hello la Roux – ADT Ariège
Questa è la mia ultima grande porzione, l'ultima difficoltà, il percorso sta per finire presto. E come se, in perfetta sintonia con il mio umore, anche il tempo fosse capriccioso e cupo. Al Col de Joux vengo catturato da una fitta nebbia, il contrasto termico è sorprendente rispetto ai giorni precedenti. In lontananza ci sono la valle dell'Hospitalet e le cime di Andorra, immagino.
La mia avventura si conclude finalmente alla chiesa di Mérens, superbo capolavoro romanico. Mio malgrado, riscopro il tumulto della civiltà, il traffico. Questa parentesi senza tempo mi ha permesso di scoprire un volto dell'Ariège che non conoscevo. Autentico, tornerò queste discrete montagne che sapevano commuovermi.
👉🏼 Su di lei si può trovare tutta l'esperienza di Amélie Blog di avventura di Hellolaroux.